Osteopenia
- fisiomedcastellanza
- 8 mag 2019
- Tempo di lettura: 1 min
Cosa fare prima che si trasformi in osteoporosi!
Le malattie ossee possono essere davvero dolorose e possono portare a conseguenze più o meno gravi, per questo è importante tenerle sotto controllo e cercare di prevenirle.
L’osteopenia è una condizione in cui le ossa sono più deboli del normale, ma non abbastanza da rompersi facilmente. L’osteoporosi è una malattia delle ossa caratterizzata da una diminuzione della densità ossea, con conseguente riduzione di forza e aumento della fragilità, ed è il livello successivo all’osteopenia. L’osso diventa poroso, simile a una spugna, e quindi si rompe più facilmente. Non è possibile curare del tutto un’osteopenia, ma la si può tenere sotto controllo.

Non è mai troppo presto per adottare misure di prevenzione, e se siete già in questa condizione potete sempre spendervi per evitare che si trasformi in osteoporosi. Per prima cosa, è necessaria una dieta ricca di calcio e di vitamina D. Il calcio è un minerale essenziale per il corretto funzionamento del nostro corpo, che viene assorbito dalle ossa. La vitamina D invece serve nell’assorbimento del calcio. Anche l’esercizio fisico (concordato precedentemente con il proprio medico) può aiutare. È sempre meglio ridurre al minimo il consumo di fumo, alcol e bevande gassate, che aumentano i fattori di rischio.Esistono anche alcuni farmaci per l’osteopenia, che aumentano la densità ossea e che vanno assunti dietro prescrizione medica.






















Articolo chiaro e utile: apprezzo che distinguiate bene osteopenia e osteoporosi e insistiate su prevenzione, vitamina D/calcio ed esercizio. Per esperienza clinica, oltre al “movimento” generico fa la differenza specificare il tipo: carico gravitazionale progressivo (cammino in pendenza, scale), rinforzo muscolare multiarticolare (squat assistiti, trazioni elastiche), e lavoro di equilibrio/propriocezione per ridurre il rischio di cadute. Interessante anche ricordare il ruolo delle proteine: distribuirle nei pasti aiuta a sostenere il rimodellamento osseo e la forza, che a sua volta rende più sicuri gli esercizi. Due spunti pratici che spesso motivano i pazienti: mini‐sessioni brevi (10–15 minuti) ma frequenti per chi ha poco tempo, e monitoraggio periodico con DXA abbinato a un semplice diario di carico (settimana per settimana), così si…